Fiorentina-Inter 3-3, la moviola della partita più discussa della venticinquesima giornata di campionato.
Var o non Var il calcio italiano è fatto anche e soprattutto delle polemiche del giorno dopo. La tecnologia avrebbe dovuto limitare i danni, ma quando ci si ritrova di fronte ad errori come quello del signor Abisso in Fiorentina-Inter la polemica è ancora più infuocata di prima, quando il direttore di gara non aveva a disposizione svariate immagini per correggere o confermare la propria decisione.
Fiorentina-Inter 3-3, la moviola
In occasione di Fiorentina-Inter ad arbitrare è stata la squadra al Var più che il direttore di gara in campo. Difficilissima la segnalazione in occasione del gol di Vecino, si parla di millimetri, difficile anche quella in occasione del gol che ha sbloccato la partita dopo una manciata di secondi. Passi il rigore in favore dell’Inter per un fallo di mano (visibile forse a occhio nudo), ma il rigore a tempo scaduto per la formazione Viola resta un mistero tutto da chiarire.
Fiorentina-Inter, Abisso e il Var
Abisso è vicino allo svolgimento dell’azione, vede tutto e indica deciso il dischetto in uno slancio di personalità. La scelta non convince i colleghi al Var che non si limitano al controllo silenzioso ma lo chiamano allo schermo. Chiaro indice del fatto che forse forse la scelta non sia proprio quella corretta.
E infatti le immagini mostrano chiaramente che il pallone colpisce il petto di D’Ambrosio. Al massimo potrebbe aver toccato il braccio in seguito al contatto con il petto dello stesso giocatore, ma in questo caso non può essere rigore. Ma questo è il regolamento.
Perché Abisso non ha revocato il rigore in favore della Fiorentina?
Probabilmente il giudice di gara potrebbe essere rimasto condizionato da una partita certamente non semplice coronata da un caso da moviola in pieno recupero. Tutte scusanti, anche legittime, certo, ma è evidente che anche la macchina Var è tutt’altro che perfetta.